Finalmente ci siamo!
Siamo pronti a partire! Sono così emozionato!
Andiamo in Alto Adige, mi ha detto papà. Su un lago fantastico, dove si può andare in barca e pure pescare. Chissà se un pesce abboccherà al mio amo? Speriamo di sì e che sia grande, da far restare mamma a bocca aperta...
"Simon, sali in macchina! Partiamo! La Val Venosta ci sta chiamando!" Veramente non sento chiamare nessuno e mi chiedo cosa abbia voluto dire la mamma, ma salto veloce sul sedile posteriore. Benni, il mio cagnolino di peluche, è seduto di fianco a me; insieme guardiamo fuori dal finestrino e non vediamo l'ora di arrivare. 3 ore di viaggio, dice papà. "Manca ancora tanto?" voglio sapere non appena casa nostra scompare dalla vista. "Sì tesoro, siamo partiti da appena 5 minuti. Fatti un pisolino, vedrai che il tempo passerà più in fretta." Facile a dirsi per papà. Ma ok, ci provo. Con una mano chiudo i miei occhi, con l'altra quelli di Benni. Non deve assolutamente essere lui il primo a vedere l'hotel e il lago.
Incredibile, ho dormito veramente! Non credevo proprio di essere stanco!! Mamma dice che dovremmo quasi esserci. Mi stiracchio e cerco di vedere il lago dal finestrino. Ma prima di tutto vedo le montagne... sono altissime! E finalmente: il lago! Si chiama lago di San Valentino alla Muta, dice papà. L'hotel ha un nome che mi suona bene, Ortlerspitz, ed è proprio lì accanto. Abiteremo lì.
Abbiamo appena parcheggiato che salto fuori dalla macchina. Voglio vedere ogni cosa; magari possiamo andare già a pescare? Mamma e papà mi frenano. "Simon, oggi è troppo tardi. Ci andiamo domani a pescare. Promesso!". Ok... sono un po' deluso, ma preferisco fare il bravo.
Il mattino dopo mi sveglio presto: sono così emozionato! Chi ha voglia di dormire quando si può andare a pescare?! Mamma e papà ci mettono una vita a svegliarsi. Poi andiamo prima a fare colazione. "Devo fare il pieno di energia, altrimenti non riesco a remare", dice papà. Non me lo lascio dire due volte: mangio pane e marmellata e bevo latte e cacao fin quasi a scoppiare.